Bundesgericht
Tribunal fédéral
Tribunale federale
Tribunal federal
5A_925/2023
Sentenza del 26 gennaio 2024
II Corte di diritto civile
Composizione
Giudice federale Herrmann, Presidente,
Cancelliera Antonini.
Partecipanti al procedimento
A.________,
istante,
contro
Ufficio di esecuzione, Centro di competenza
cantonale per l'emissione dei precetti esecutivi, 6760 Faido,
B.________.
Oggetto
domanda di esecuzione,
domanda di restituzione del termine di ricorso contro
la sentenza emanata il 16 novembre 2023 dalla
Camera di esecuzione e fallimenti del Tribunale d'appello del Cantone Ticino, quale autorità di vigilanza (15.2023.75).
Ritenuto in fatto e considerando in diritto:
1.
Il 27 giugno 2023 l'Ufficio di esecuzione, Centro di competenza dei precetti esecutivi, ha dichiarato irricevibile una domanda di esecuzione presentata da A.________ nei confronti di B.________ per l'incasso di fr. 300'000.-- oltre interessi " considerato che verte sulla stessa pretesa di altre precedenti esecuzioni mai proseguite e di fatto ritenute manifestamente abusive ".
Mediante sentenza 16 novembre 2023 la Camera di esecuzione e fallimenti del Tribunale d'appello del Cantone Ticino, quale autorità di vigilanza, ha dichiarato irricevibile il ricorso presentato il 10 luglio 2023 da A.________ avverso l'operato dell'Ufficio di esecuzione. L'autorità di vigilanza ha in particolare osservato che il ricorso conteneva domande di risarcimento danni che esulavano dalla sua competenza e che era privo di conclusioni e di motivazioni contro la decisione di irricevibilità impugnata (la ricorrente peraltro nemmeno contestava di aver già promosso 21 esecuzioni contro B.________ senza mai proseguirle).
2.
Con scritto 7 dicembre 2023 A.________ ha chiesto al Tribunale federale la restituzione del termine ai sensi dell'art. 50 cpv. 1 LTF " per poter presentare ricorso a questo Tribunale federale svizzero " contro la decisione dell'autorità di vigilanza. A suo dire, tale sentenza "è manifestamente viziata, viola ogni e qualsiasi norma di diritto di legge fondamentale applicabile alla procedura, e l'accertamento dei fatti è inesatto e incompleto ".
Mediante lettera datata 19 dicembre 2023 (spedita il 21 dicembre 2023) A.________ ha chiesto se il suo precedente scritto era " valevole come ricorso ". Con scritto 28 dicembre 2023 il Tribunale federale le ha indicato che esso non pareva soddisfare le esigenze degli art. 42 cpv. 1 e 2 LTF e che, come la domanda di restituzione del termine, anche l'atto omesso doveva essere presentato nel termine di 30 giorni dalla cessazione dell'asserito impedimento.
A.________ non ha trasmesso ulteriori scritti.
Non sono state chieste determinazioni.
3.
In virtù dell'art. 50 cpv. 1 LTF se, per un motivo diverso dalla notificazione viziata, una parte o il suo patrocinatore sono stati impediti senza loro colpa di agire nel termine stabilito, quest'ultimo è restituito in quanto, entro 30 giorni dalla cessazione dell'impedimento, la parte ne faccia domanda motivata e compia l'atto omesso.
A.________ chiede la restituzione del termine di ricorso " per motivi di salute, come da certificato medico ", ma né il suo rimedio né tale certificato medico contengono una spiegazione del preteso impedimento non colpevole di agire in tempo utile (v. sentenza 4A_226/2015 del 29 maggio 2015).
L'istante inoltre nemmeno precisa quando l'impedimento sarebbe cessato. Ammettendo che esso sia terminato al più tardi il giorno dell'inoltro della richiesta di restituzione del termine il 7 dicembre 2023, A.________ avrebbe dovuto compiere l'atto omesso, ossia introdurre il ricorso, nei 30 giorni seguenti, ciò che non è avvenuto.
La domanda di restituzione del termine risulta pertanto inammissibile. La non entrata nel merito può essere decisa nella procedura semplificata dell'art. 108 cpv. 1 lett. a/b LTF (v. sentenze 6B_1224/2020 del 1° febbraio 2021; 5D_288/2020 del 21 dicembre 2020 consid. 2 con rinvio).
4.
Resta ancora da verificare se lo scritto 7 dicembre 2023, comunque introdotto nel termine di dieci giorni dalla notifica della sentenza impugnata (avvenuta il 27 novembre 2023) conformemente all'art. 100 cpv. 2 lett. a LTF, possa essere esaminato quale ricorso in materia civile (v. sentenze 5A_656/2020 dell'8 ottobre 2020 consid. 3; 5A_493/2020 del 20 agosto 2020 consid. 3).
L'atto ricorsuale al Tribunale federale deve contenere le conclusioni e i motivi (art. 42 cpv. 1 LTF). Nei motivi la parte ricorrente deve spiegare, confrontandosi con i considerandi della sentenza impugnata (DTF 143 II 283 consid. 1.2.2; 140 III 86 consid. 2; 134 II 244 consid. 2.1), perché quest'ultima leda il diritto (art. 42 cpv. 2 LTF). Per le violazioni di diritti fondamentali e di disposizioni di diritto cantonale e intercantonale le esigenze di motivazione sono più severe: la parte ricorrente deve indicare i diritti ritenuti lesi e spiegare, con un'argomentazione puntuale e precisa attinente alla sentenza impugnata, in cosa consista la violazione (art. 106 cpv. 2 LTF; DTF 143 II 283 consid. 1.2.2; 134 II 244 consid. 2.2).
A.________ pare sostenere che il suo ricorso 10 luglio 2023 sarebbe stato "integralmente ricevibile in ogni senso ed effetto di legge". Ella non si misura però con i dettagliati argomenti posti a fondamento della sentenza cantonale di inammissibilità, ma si limita a genericamente affermare che quest'ultima "è di assoluto favoreggiamento, privilegio e parzialità assoluta nei confronti dell'Ufficio di esecuzione di Faido e del debitore" senza minimamente sostanziare la sua affermazione. Lo scritto 7 dicembre 2023, trattato quale ricorso in materia civile, risulta quindi manifestamente non motivato in modo sufficiente e può essere evaso nella procedura semplificata dell'art. 108 cpv. 1 lett. b LTF.
5.
Le spese giudiziarie seguono la soccombenza (art. 66 cpv. 1 LTF).
Per questi motivi, il Presidente pronuncia:
1.
La domanda di restituzione del termine è inammissibile.
2.
Il ricorso è inammissibile.
3.
Le spese giudiziarie di fr. 500.-- sono poste a carico dell'istante.
4.
Comunicazione ai partecipanti al procedimento e alla Camera di esecuzione e fallimenti del Tribunale d'appello del Cantone Ticino, quale autorità di vigilanza.
Losanna, 26 gennaio 2024
In nome della II Corte di diritto civile
del Tribunale federale svizzero
Il Presidente: Herrmann
La Cancelliera: Antonini