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Eidgenössisches Versicherungsgericht 
Tribunale federale delle assicurazioni 
Tribunal federal d'assicuranzas 
 
Corte delle assicurazioni sociali 
del Tribunale federale 
 
Causa 
{T 7} 
H 336/03 
 
Sentenza del 29 luglio 2004 
IIa Camera 
 
Composizione 
Giudici federali Borella, Presidente, Lustenberger e Frésard; Grisanti, cancelliere 
 
Parti 
R.________, Spagna, ricorrente, 
 
contro 
 
Cassa svizzera di compensazione, 
Avenue Edmond-Vaucher 18, 1203 Ginevra, opponente 
 
Istanza precedente 
Commissione federale di ricorso in materia d'AVS/AI 
per le persone residenti all'estero, Losanna 
 
(Giudizio del 26 novembre 2003) 
 
Visto in fatto e considerando in diritto che: 
dopo avere lavorato in Svizzera dal 1959 al 1978, R.________, cittadino italiano nato il 14 aprile 1940, celibe, in data 13 novembre 2001 ha formulato una domanda volta all'ottenimento anticipato di una rendita dell'assicurazione svizzera per la vecchiaia, 
per decisione 13 giugno 2003, sostanzialmente confermata il 4 agosto successivo anche in seguito all'opposizione interposta dall'interessato, la Cassa svizzera di compensazione gli ha assegnato, con effetto dal 1° maggio 2003, una rendita parziale anticipata di fr. 411.- mensili, 
contestando l'importo della rendita, ritenuta troppo bassa, R.________ è insorto alla Commissione federale di ricorso in materia d'AVS/AI per le persone residenti all'estero, la quale, compiuto un nuovo dettagliato conteggio, ne ha respinto il gravame per pronuncia del 26 novembre 2003 confermando, nel suo risultato, l'operato dell'amministrazione, 
con scritto 10 dicembre 2002, completato il 7/13 gennaio seguente su invito di questa Corte dopo che la stessa gli aveva comunicato che il primo atto non sembrava soddisfare le necessarie condizioni formali, R.________ si è rivolto al Tribunale federale delle assicurazioni ribadendo sostanzialmente l'esiguità della rendita erogatagli e facendo notare che la Spagna, paese di sua residenza, riconoscerebbe, a parità o addirittura a inferiorità di anni di contribuzione, prestazioni superiori, 
la Cassa propone la reiezione del gravame, mentre l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) ha rinunciato a determinarsi, 
con scritto trasmesso il 22 giugno 2004 all'indirizzo dell'amministrazione e da questa rimesso per competenza al Tribunale federale delle assicurazioni, l'insorgente si è sostanzialmente riconfermato nelle proprie conclusioni, 
nell'impugnato giudizio, cui si rinvia, il primo giudice ha compiutamente esposto le norme legali e i principi giurisprudenziali disciplinanti il calcolo della rendita di vecchiaia (anticipata), 
rilevata l'applicabilità alla presente procedura della legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA), entrata in vigore il 1° gennaio 2003, come pure dell'Accordo 21 giugno 1999 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall'altra, sulla libera circolazione delle persone (ALC) - entrato in vigore il 1° giugno 2002 -, e in particolare del suo Allegato II disciplinante il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale (cfr. DTF 130 V 53 consid. 4.3), l'autorità commissionale ha così pertinentemente enunciato gli elementi di cui si compone il calcolo della rendita di vecchiaia (art. 29, 29bis e 34 LAVS) rammentando per il resto le condizioni concernenti il diritto a una prestazione parziale (art. 29 cpv. 2 lett. b e 29ter LAVS in relazione con l'art. 52b OAVS) per quegli assicurati che presentano un periodo contributivo incompleto in Svizzera (eventuali periodi di assicurazione compiuti in un altro Stato contraente non essendo da considerare per il calcolo di una rendita di vecchiaia dell'assicurazione svizzera per la vecchiaia [nemmeno] in seguito all'entrata in vigore dell'ALC: DTF 130 V 51), i principi relativi al computo contributivo per gli anni 1948-1968 (DTF 107 V 16 consid. 3a; RDAT 1999 II 64 pag. 239) come pure le norme che regolano la rivalutazione di legge del reddito accumulato (art. 30 cpv. 1 LAVS; cfr. pure le Direttive sulle rendite [DR] edite dall'UFAS, cifra marg. 5032 e 5205) e la sua divisione per la durata contributiva effettiva, l'arrotondamento del reddito annuo medio al valore superiore più vicino nonché gli effetti della riduzione della rendita in conseguenza della richiesta di prestazione anticipata (art. 40 LAVS e art. 56 OAVS), 
il calcolo posto a fondamento della decisione di rendita - peraltro non contestato dal ricorrente nelle sue singole posizioni -, non presta il fianco a censura alcuna essendo conforme ai principi suesposti, 
in particolare a ragione l'amministrazione e l'autorità commissionale hanno accertato una durata contributiva di 17 anni e 4 mesi (relativa al periodo durante il quale l'insorgente ha lavorato in Svizzera), una scala rendite 18 nonché un reddito annuo medio determinante di fr. 17'724.-, ottenuto dopo la rivalutazione di legge del reddito complessivo accumulato (pari a fr. 190'197.-), la divisione del reddito rivalutato per la durata contributiva effettiva e l'arrotondamento al valore superiore più vicino (cfr. Tavole delle rendite 2003, edite dall'UFAS, pagg. 7, 13, 15, 70), 
in questo modo, correttamente la Cassa, dopo avere ridotto - a seguito dell'anticipazione di due anni della prestazione (art. art. 56 cpv. 2 OAVS) - del 13,6% l'importo così ricavato di fr. 476.- (cfr. Tavole delle rendite 2003, pag. 70), ha fissato in fr. 411.- la rendita mensile di R.________, 
per il resto l'insorgente non fa valere elementi degni di rilievo, ritenuto che se anche l'ordinamento spagnolo dovesse prevedere - per le pensioni dovute secondo il diritto di tale Stato - l'erogazione di prestazioni previdenziali di maggior entità, tale circostanza rimane ininfluente per la determinazione e la corresponsione delle rendite secondo il diritto svizzero, 
infine, nella misura in cui sembra rivendicare una prestazione in funzione dei contributi versati (sul suo reddito accumulato di fr. 190'197.-), il ricorrente non solo dimostra di non sapere che l'ordinamento elvetico in materia non conosce il diritto a prestazioni corrispondenti al totale dei contributi versati (STFA 1948 pag. 116 consid. 1; cfr. pure sentenza del 18 dicembre 2000 in re K., H 101/99, consid. 3), ma sembra pure ignorare che in realtà egli è avvantaggiato dal sistema vigente - giusta il quale la rendita mensile di vecchiaia si compone di una frazione dell'importo minimo della rendita di vecchiaia (parte fissa della rendita) e di una frazione del reddito annuo medio determinante (parte variante della rendita; art. 34 LAVS) -, ritenuto che, senza il finanziamento solidare (per la parte fissa della prestazione) dei contributi prelevati - allo stesso tasso percentuale - sui redditi alti di altri assicurati, la sua rendita risulterebbe senz'altro inferiore a quella erogatagli se dovesse dipendere dalle sue sole quote (cfr. Alfred Maurer, Schweizerisches Sozialversicherungsrecht, vol. I, pag. 372), 
in tali condizioni, l'impugnativa rivelandosi manifestamente infondata, 
 
il Tribunale federale delle assicurazioni, statuendo secondo la procedura semplificata di cui all'art. 36a OG, pronuncia: 
1. 
Il ricorso di diritto amministrativo è respinto. 
2. 
Non si percepiscono spese giudiziarie. 
3. 
La presente sentenza sarà intimata alle parti, alla Commissione federale di ricorso in materia d'AVS/AI per le persone residenti all'estero e all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali. 
Lucerna, 29 luglio 2004 
In nome del Tribunale federale delle assicurazioni 
Il Presidente della IIa Camera: Il Cancelliere: