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Tribunale federale 
Tribunal federal 
 
{T 0/2} 
1S.30/2005 /biz 
 
Sentenza dell'11 ottobre 2005 
I Corte di diritto pubblico 
 
Composizione 
Giudici federali Féraud, presidente, 
Reeb, Eusebio, 
cancelliere Crameri. 
 
Parti 
A.________, attualmente in detenzione, 
ricorrente, patrocinato dall'avv. dott. Tuto Rossi 
e dall'avv. Manuela Rainoldi, 
 
contro 
 
Ministero pubblico della Confederazione, 
Sede distaccata Lugano, via Sorengo 7, 
casella postale, 6900 Lugano 3, 
Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale, casella postale 2720, 6501 Bellinzona. 
 
Oggetto 
domanda di scarcerazione, 
 
ricorso contro la sentenza emanata il 27 luglio 2005 dalla Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale. 
 
Considerando: 
che il 19 luglio 2004 A.________ è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta aperta nei confronti suoi e di altre persone dalla polizia giudiziaria federale per infrazione alla legge federale sugli stupefacenti (art. 19 n. 1 e 2 LStup), per partecipazione a un'organizzazione criminale (art. 260ter CP) e per riciclaggio (art. 305bis CP), inchiesta estesa in seguito anche ad altri reati; 
che il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) il 28 giugno 2005 ha respinto un'istanza di libertà provvisoria del detenuto, decisione confermata con giudizio del 27 luglio 2005 dalla Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale, la quale ha ritenuto l'esistenza sia di gravi indizi di colpevolezza sia dei rischi di collusione e di fuga; 
che A.________ impugna questa sentenza con un ricorso secondo l'art. 33 cpv. 3 lett. a LTPF al Tribunale federale, chiedendo di scarcerarlo immediatamente, di concedergli l'accesso a determinati atti e di procedere a specifici confronti; 
 
che la Corte dei reclami penali e il MPC chiedono di respingere il ricorso in quanto ammissibile; 
 
che in una recente sentenza del 14 settembre 2005 (causa 1S.25/ 2005, destinata a pubblicazione) cui, per brevità, si può rinviare, il Tribunale federale si è pronunciato sul sistema della PP, per quanto attiene alla ripartizione delle competenze per decidere sulla detenzione preventiva (consid. 1.1); 
ch'esso ha stabilito che l'art. 52 cpv. 1 PP, norma posta a fondamento del contestato giudizio, può essere interpretato in maniera conforme agli art. 31 cpv. 3 Cost. e 5 n. 3 CEDU, qualora l'autorità che decida sulla domanda di libertà provvisoria non sia identica a quella che promuove l'accusa nel merito; 
 
che, quindi, quando il MPC intende opporsi alla domanda di libertà provvisoria, esso deve trasmettere la causa per decisione al Giudice istruttore federale (consid. 1.3 e 1.4); 
che nel frattempo la detenzione è mantenuta per effetto della sentenza del Tribunale federale (consid. 1.5); 
 
che, in applicazione di questa giurisprudenza, si giustifica di ammettere parzialmente il ricorso; 
 
che per il resto la censura concernente l'asserito diniego di consultare gli atti e quella di procedere a determinati confronti sarebbero inammissibili, visto che queste questioni non costituiscono una misura coercitiva (DTF 131 I 52 consid. 1.2.3 pag. 55 e rinvii). 
 
Per questi motivi, visto l'art. 36a OG, il Tribunale federale pronuncia: 
1. 
ll ricorso è parzialmente accolto e la decisione impugnata è annullata. 
2. 
La domanda di scarcerazione immediata è respinta. 
3. 
La causa è trasmessa, per competenza, al Giudice istruttore federale. 
4. 
Non si preleva tassa di giustizia. 
5. 
Il Ministero pubblico della Confederazione rifonderà al ricorrente un'indennità per ripetibili della sede federale di fr. 2'000.--. 
6. 
Comunicazione ai patrocinatori del ricorrente, al Ministero pubblico della Confederazione, alla Camera dei reclami penali del Tribunale penale federale e dall'Ufficio dei Giudici istruttori federali. 
Losanna, 11 ottobre 2005 
In nome della I Corte di diritto pubblico 
del Tribunale federale svizzero 
Il presidente: Il cancelliere: