Diritto al rilascio di un'autorizzazione di soggiorno della moglie di un cittadino dell'UE e della di lei figlia (consid. 2). La madre e la figlia non possono prevalersi dell'art. 3 cpv. 1 Allegato I ALC poiché non convivono con l'uomo e neanche dell'art. 3 cpv. 6 Allegato I ALC, dal momento che la bambina non è figlia di un cittadino di una parte contraente (consid. 3). Tenuto conto del divieto di discriminazione di cui all'art. 2 ALC si giustifica nondimeno di trattare gli ex coniugi di cittadini dell'UE allo stesso modo degli ex coniugi di cittadini svizzeri e, quindi, di applicare l'art. 50 LStr anche se l'ex coniuge beneficiava unicamente di un'autorizzazione di soggiorno UE/AELS e non di un permesso di domicilio. Il campo di applicazione dell'art. 2 ALC dipende tuttavia dal diritto a un'autorizzazione di soggiorno dell'ex consorte cittadino UE; se questi, come nel caso di specie, non fruisce (più) di alcun diritto di soggiorno in Svizzera, il divieto di discriminazione non si applica per disciplinare le sue relazioni familiari (consid. 4). L'art. 11 Cost. non conferisce alcun diritto al rilascio o alla proroga dell'autorizzazione di soggiorno (consid. 5) e, nel caso concreto, nemmeno l'art. 8 CEDU; l'art. 12 CDF non è stato disatteso (consid. 6).