La nozione d'interessi generali della cultura e dello Stato va apprezzata unicamente in relazione con il fine perseguito dall'art. 18 cpv. 2 LCin., che tende a prevenire una diminuzione del livello delle pellicole proiettate (precisazione della giurisprudenza). La concorrenza tra le imprese cinematografiche esistenti sarà quindi presa in considerazione solo se essa può avere un'influenza negativa sulla qualità delle pellicole. Per converso, si deve tener conto dei vantaggi offerti dal sistema d'esercizio mediante un complesso di più sale di proiezione (consid. 4).

Nella fattispecie, la trasformazione litigiosa è destinata a risolvere le difficoltà d'esercizio di un cinema con più di 900 posti e nulla lascia supporre che essa dia luogo a uno squilibrio o a un deterioramento del mercato cinematografico a Ginevra (consid. 5).