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Regesto

Questo riassunto esiste solo in francese.

SUISSE: Art. 8 CEDH. Amende infligée à une personne rom démunie et vulnérable pour mendicité puis emprisonnement durant cinq jours pour non-paiement de l'amende.

La requérante, analphabète et extrêmement pauvre soutient que l'interdiction de mendier sur la voie publique a porté une atteinte inadmissible à sa vie privée en ce qu'elle l'a empêchée de subvenir à son minimum vital. Selon la Cour, le droit de s'adresser à autrui pour obtenir de l'aide relève de l'essence même des droits protégés par l'art. 8 CEDH. Cette disposition est dès lors applicable au grief allégué (ch. 52-60).
La sanction infligée à l'intéressée ne constituait une mesure proportionnée ni au but de la lutte contre la criminalité organisée, ni à celui visant la protection des droits des passants, résidents et propriétaires de commerces. La Cour estime que la mesure a atteint la dignité humaine de la requérante et l'essence même des droits protégés par l'art. 8 CEDH. L'Etat a outrepassé la marge d'appréciation dont il jouissait en l'espèce. L'ingérence dans l'exercice des droits protégés par la Convention n'était pas nécessaire dans une société démocratique au sens de l'art. 8 par. 2 CEDH (ch. 91-117).
Conclusion: violation de l'art. 8 CEDH.
N.B. Affaire phare.

Sintesi dell'UFG


(1° rapporto trimestriale 2021)

Diritto al rispetto della vita privata e familiare (art. 8 CEDU); sanzione inflitta alla ricorrente per accattonaggio sulla pubblica via.

La causa concerne la condanna di una ricorrente, residente in Romania e appartenente alla comunità rom, a una multa di 500 franchi svizzeri (CHF), per aver chiesto più volte l'elemosina sulla pubblica via di Ginevra nonché a cinque giorni di carcere per non aver pagato la multa. Invocando anche l'articolo 8 CEDU, la ricorrente sostiene che il divieto di mendicare sulla pubblica via ha pregiudicato in modo inammissibile la sua vita privata, in quanto le ha tolto la fonte di reddito che le permetteva di provvedere ai suoi bisogni vitali. La Corte ha osservato che la ricorrente, analfabeta e di famiglia estremamente povera, non aveva lavoro e non percepiva l'aiuto sociale. L'accattonaggio rappresentava per lei un modo per sopravvivere. In una situazione di manifesta vulnerabilità, la ricorrente aveva il diritto, fondato sulla dignità umana, di poter mostrare il suo disagio e cercare di rimediare ai suoi bisogni chiedendo l'elemosina. La Corte ha affermato che la sanzione inflitta alla ricorrente non costituisce una misura proporzionata né in relazione alla lotta alla criminalità organizzata né per la tutela dei diritti dei passanti, dei residenti e dei proprietari di esercizi commerciali. La Corte ha rigettato l'argomento del Tribunale federale secondo cui misure meno restrittive non avrebbero ottenuto lo stesso risultato o un effetto comparabile. Violazione dell'articolo 8 CEDU (unanimità).

Inhalt

Ganzes EMRK Urteil
Regeste (italienisch)

Referenzen

Artikel: Art. 8 CEDH, art. 8 par. 2 CEDH