La risposta non deve necessariamente essere pubblicata con i medesimi caratteri e nella stessa posizione dell'articolo a cui si riferisce. Essa deve tuttavia beneficiare di condizioni tipografiche altrettanto favorevoli dello scritto originario, in modo da raggiungere il medesimo pubblico. Più l'esposizione contestata è stampata in modo vistoso, tanto più si giustifica di far beneficiare la risposta delle medesime condizioni tipografiche (consid. 2).

L'impresa responsabile del mezzo di comunicazione non può, in linea di principio, mitigare, stralciare o modificare passi della risposta senza l'accordo del suo autore. Se l'impresa pubblica una risposta a cui essa ha apportato unilateralmente dei cambiamenti ingiustificati, il giudice, adito dall'interessato, ordinerà una nuova diffusione del testo della risposta non modificato (consid. 3).

La risposta non può essere pretestuosa, contenere giudizi di valore o commenti né riportare espressioni polemiche (consid. 4).