Avviso importante:
Le versioni vecchie di Netscape non sono in grado di mostrare i grafici. La funzionalità della pagina web è comunque garantita. Se volesse utilizzare frequentemente questa pagina, le raccomandiamo di installare un browser aggiornato.
Ritorno alla pagina principale Stampare
Scrittura aggrandita
 

Regesto

Questo riassunto esiste solo in francese.

DÉCISION D'IRRECEVABILITÉ de la CourEDH:
SUISSE: Art. 6 par. 1 et 3 let. a et d CEDH combinés. Restriction des droits de la défense.

Le requérant se plaint de n'avoir pas pu interroger ou faire interroger un témoin à charge. Par ailleurs, il allègue que pendant la phase de l'enquête, il n'a pas été informé des charges retenues contre lui et n'a pas bénéficié de l'assistance d'un interprète. Enfin, il fait valoir que les juridictions suisses n'ont pas donné suite à ses offres de preuve.
Selon la Cour, les droits de défense de l'intéressé n'ont pas été restreints de manière incompatible avec la Convention. Le requérant était représenté par un avocat et a eu l'occasion de présenter sa propre version des faits et de réfuter les témoignages à charge (ch. 35 - 58).
Conclusion: requête déclarée irrecevable.



Sintesi dell'UFG
(2° rapporto trimestriale 2013)

Diritto ad un processo equo (art. 6 cpv. 1 e 3 CEDU); audizione di testimoni e rigetto di istanze probatorie.

Richiamandosi all'art. 6 cpv. 1 e 3 CEDU, il ricorrente ha contestato di non aver avuto la possibilità di interrogare il testimone R.A. nel corso del procedimento penale condotto a proprio carico. Il ricorrente ha inoltre criticato di non essere stato informato tempestivamente dell'apertura del procedimento penale, di non aver avuto un traduttore, che varie sue istanze probatorie sono state rigettate e che i mezzi di prova accolti dai giudici nazionali non erano sufficienti a dimostrare la sua colpevolezza. La Corte ha constatato che le dichiarazioni di R.A. non erano decisive per la condanna del ricorrente e che quest'ultimo non aveva richiesto l'audizione di R.A., sebbene nel verbale conclusivo fosse stato informato della possibilità di presentare istanze probatorie. Inoltre la Corte ha ritenuto che il ricorrente fosse stato informato in modo sufficiente sul tipo e sul motivo delle accuse mosse contro di lui e che disponesse di sufficienti possibilità di preparare la sua difesa, essendo rappresentato da un legale. Per di più non è arbitraria la conclusione che gli argomenti del ricorrente risultano invalidati dai mezzi probatori a disposizione e che le prove aggiuntive da lui richieste non sono decisive per valutare il caso. La Corte è giunta alla conclusione che nel complesso il procedimento è stato equo. Il ricorso è irricevibile per manifesta mancanza di fondamento (unanimità).