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Scrittura aggrandita
 

Regesto

Questo riassunto esiste solo in francese.

SUISSE: Art. 5 par. 1 let. c et par. 3 CEDH. Motifs et durée de la détention provisoire de deux frères soupçonnés d'avoir fourni à la Lybie du matériel de guerre, notamment des plans pour construire une bombe nucléaire.

Les décisions de placement en détention provisoire étaient dûment motivées et faisaient état de raisons plausibles de soupçonner que les intéressés avaient fourni à la Lybie du matériel tombant sous le coup du Traité de non-prolifération des armes nucléaires, bien qu'une partie du dossier ait été détruite.
Le maintien en détention durant trois ans et demi était justifié par le risque de fuite, ce motif étayé de manière détaillée étant pertinent et suffisant tout au long de l'instruction. S'agissant d'autres mesures, les autorités judiciaires ont estimé de manière convaincante que la mise en liberté assortie d'autres garanties n'était pas dans l'intérêt de la bonne conduite de l'enquête et ne pouvait assurer la présence des requérants dans une procédure pénale ultérieure.
Enfin, cette affaire était extrêmement complexe et concernait des accusations très graves, nécessitant des demandes d'entraide judiciaire dans seize pays. Les juridictions n'ont pas connu de période d'inactivité et ont fait preuve de diligence particulière, le Tribunal fédéral ayant par deux fois attiré l'attention des autorités de poursuite sur ce point et les requérants ayant été remis en liberté ensuite (ch. 52 - 66).
Conclusion: non-violation de l'art. 5 par. 1 let. c et par. 3 CEDH.



Sintesi dell'UFG
(2° rapporto trimestriale 2011)

Diritto alla libertà e alla sicurezza (art. 5 par. 1 lett. c, par. 3 e 4 CEDU); condizioni per la carcerazione preventiva, durata del procedimento penale ed equa procedura d'esame della carcerazione.

Contro i ricorrenti è in corso un procedimento penale per diffusione illegale di tecnologia nucleare bellica, infrazioni alla legge sul controllo dei beni a duplice impiego e riciclaggio di denaro. Dinanzi alla Corte i ricorrenti hanno sostenuto che non erano adempite le condizioni per la carcerazione preventiva, che il procedimento penale è durato troppo a lungo e che il riesame della carcerazione non era stato equo in quanto erano stati distrutti alcuni documenti relativi al procedimento stesso. La Corte rileva che i reati contestati sono gravi e complessi, fa notare che il rischio di fuga era elevato e che i tribunali nazionali hanno specificato nel dettaglio il motivo per il quale ritenevano inefficaci eventuali provvedimenti meno incisivi. Dopotutto, le autorità giudiziarie hanno seguito da vicino l'andamento del procedimento, sollecitato per tempo una particolare celerità e attuato tale proposito.

Nessuna violazione dell'articolo 5 paragrafo 1 lettera c e paragrafo 3 CEDU (unanimità).

Il ricorso secondo l'articolo 5 paragrafo 4 CEDU è inammissibile, poiché in particolare i ricorrenti non hanno illustrato in che misura la carcerazione preventiva sia stata disposta sulla base dei documenti distrutti (unanimità).

contenuto

decisione CorteEDU intera
regesto (italiano)

referenze

Articolo: Art. 5 par. 1 let