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Scrittura aggrandita
 

Regesto

Questo riassunto esiste solo in francese.

SUISSE: Art. 3 CEDH. Examen du risque de mauvais traitements avant le renvoi d'un requérant d'asile sri lankais d'origine tamoule.

L'intéressé, ancien membre des Tigres de libération de l'Eelam Tamoul, a demandé l'asile en Suisse en raison de persécutions politiques dont il a été victime dans son pays, notamment de mauvais traitements subis en prison.
Les autorités suisses auraient dû savoir qu'en cas de renvoi au Sri Lanka, le requérant risquait d'être exposé à des mauvais traitements, car de nombreuses preuves attestaient un tel risque. Il s'ensuit qu'elles n'ont pas convenablement évalué la demande d'asile en violation de l'art. 3 CEDH. Suite à son renvoi, l'intéressé a été arrêté et incarcéré. Durant sa détention, il a subi des mauvais traitements. Après sa remise en liberté, un visa humanitaire pour la Suisse lui a été délivré. Bien que le gouvernement suisse ait présenté ses excuses et accordé l'asile au requérant, il ne l'a pas indemnisé et n'a pas démontré qu'il aurait pu obtenir une indemnité par le biais d'une procédure nationale (ch. 35-66).
Conclusion: violation de l'art. 3 CEDH.
Une somme déterminée pour préjudice moral et pour frais et dépens doit être versée au requérant par la Suisse (ch. 67-74).



Sintesi dell'UFG


(1° rapporto trimestriale 2017)

Divieto di trattamenti inumani o degradanti (art. 3 CEDU); espulsione di un cittadino dello Sri Lanka di etnia tamil malgrado numerose informazioni indicanti il rischio di maltrattamenti in caso di rimpatrio.

La causa riguarda l'espulsione di un cittadino dello Sri Lanka di etnia tamil che aveva chiesto asilo in Svizzera a causa delle persecuzioni politiche nel suo Paese, dove sarebbe stato sottoposto a maltrattamenti in carcere per aver fatto parte delle Tigri Tamil. Davanti alla Corte il ricorrente ha sostenuto che le autorità svizzere non hanno adeguatamente valutato le sue dichiarazioni prima di espellerlo verso lo Sri Lanka, dove sarebbe stato nuovamente sottoposto a maltrattamenti.

La Corte ha concluso che, sebbene le autorità svizzere abbiano presentato le loro scuse al ricorrente e gli abbiano poi concesso l'asilo, costui non era stato risarcito, conservando pertanto la propria qualità di vittima. Nel merito, le autorità elvetiche avrebbero potuto constatare che, in caso di espulsione, il ricorrente rischiava di subire trattamenti vietati dall'articolo 3 della Convenzione viste le numerose prove che attestavano un simile rischio. Pertanto non avevano debitamente esaminato la domanda d'asilo del ricorrente.

Violazione dell'articolo 3 CEDU (unanimità).

contenuto

decisione CorteEDU intera
regesto (italiano)

referenze

Articolo: Art. 3 CEDH